Era la prima volta che tornava in quel posto. Non avrebbe mai pensato di riuscirci, ma il tempo è una buona medicina, guarisce anche le ferite più profonde e lenisce persino il ricordo del dolore, anche se le cicatrici non … Continua
CONCORSO ARVU “POETI IN COMUNE” – SEZIONE RACCONTI DI: LUCIANA GESUALDO Erano trascorsi molti anni dall’ultima volta che si erano visti ed ora eccoli lì sulla panchina di un ospizio che affaccia sul lago, lo stesso lago che in gioventù … Continua
RACCONTO FINALISTA PUBBLICATO NEL TESTO: “SCRITTO E MANGIATO” – RACCONTI DI VITA E SAPORI A CURA DI B. CORDES E A. TRIMARCO EDITO DALLA CASA EDITRICE GIULIO PERRONE – PREZZO DI COPERTINA : 18 EURO DI: LUCIANA GESUALDO Ogni volta che il … Continua
DI: LUCIANA GESUALDO Osservarli faceva sempre un certo effetto, così uniti nel loro legame di sangue. Nonostante il significativo distacco generazionale sembravano amici. Erano sempre intenti a raccontarsi, uno del passato, l’altro del presente e del futuro, in modo da rendere … Continua
DI: LUCIANA GESUALDO Affittare una stanza alla Magliana, in una via densa di palazzoni che taglia la strada che dà il nome al quartiere, seppur conveniente, non era stata di certo una buona idea. C’era un bel viavai e soprattutto … Continua
TERZO CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE LA LUNA E IL DRAGO RACCONTO SELEZIONATO PER L’ANTOLOGIA PUBBLICATA DAL FOGLIO LETTERARIO EDITORE DI: LUCIANA GESUALDO OLTRE LO SGUARDO Si sedeva in riva al mare, ogni pomeriggio, al tramonto. Amava ascoltare il rumore delle onde, … Continua
Era sempre una competizione, spesso a senso unico, poiché tra le due sfidanti ve n’era una che demordeva dal suo intento, non di certo per pigrizia, né per mancata convinzione, ma semplicemente per pignoleria ed eccessiva pretenziosità ed esigenza. Sapeva … Continua
Usurate dal tempo, logore, a volte sudice, segnate, sbiadite, proprio come valigie vecchie abbandonate, cariche di vissuto, di ricordi. Così apparivano le persone anziane scaricate dai familiari a Villa Maria, che di spirituale portava soltanto il nome, null’altro. Una bella … Continua
“Babbo, Babbo”, sembrava una cantilena, un orologio a cucù che all’improvviso si manifesta, a ripetizione a scandire il ritmo di una richiesta incessante, con la sua vocina dolce, delicata e ingenua. Non chiamava il suo papà, quello naturale, ma il … Continua